Alla scoperta di Casa Museo Jorn

Spazio e materia per un'arte totale

Jorn concepiva l’arte e l’architettura come un insieme organico di spazio, forme, colori spontanei, liberi e vivaci in grado di migliorare la vita delle persone e della comunità. Jorn rispettava la natura, gli animali, i bambini e condivideva volentieri con essi e con gli amici i momenti di festa e di relax che alternava al tenace impegno artistico e intellettuale. Ogni opera d’arte o di decorazione all’interno e all’esterno della casa è stata decisa da Jorn. Nel caso dei muretti, dei pavimenti e delle opere edili, la messa in opera veniva affidata a Berto. Le ceramiche, le sculture e i dipinti venivano realizzati direttamente da Jorn e installati con l’aiuto di Berto. Per rivestire i pavimenti esterni, Giovanni Poggi (il torniante della fabbrica San Giorgio dove Jorn lavorava la ceramica) fece arrivare un camion di piastrelle colorate dalle Ceramiche Artistiche di Santa Margherita Ligure. Berto portò, dalla fabbrica in cui lavorava, alcuni grandi isolatori elettrici in ceramica, che Jorn utilizzò come piedistalli per esporre le sue sculture in giardino, o come tavoli sui quali mangiare all’aperto. Berto, aiutato dal nipote Angelo, spianò il terreno, costruì i muretti di contenimento per le terrazze da coltivare, mantenne l’orto, il frutteto e la vigna. Ristrutturò e modificò inoltre gli edifici, rendendoli adatti alle esigenze di Jorn e della sua famiglia.

Nel 1973, Asger Jorn lasciò in eredità la sua casa al Comune di Albissola Marina, con il desiderio che potesse diventare un museo e un luogo di riferimento per gli albissolesi. Dopo la morte di Berto Gambetta e Teresa Saettone, usufruttari vita natural durante secondo indicazioni testamentarie del danese, e  in seguito ad una rapida obsolescenza e deterioramento del giardino, a partire dal 2000 iniziò una lunga e complessa operazione di restauro e musealizzazione, che terminò nel 2014 con la riapertura del sito come “Casa Museo Jorn”.

Le Jardin d'Albisola

La maison passionnante di Albissola, unica architettura situazionista realmente edificata, divenne oggetto di un libro ideato e fortemente voluto da Jorn, unico documento lasciato dall’artista riguardo la sua casa-giardino. Le Jardin d’Albisola, il cui impianto grafico fu curato dall’editore torinese Ezio Gribaudo per la serie “Edizioni d’Arte” della Fratelli Pozzo, venne pubblicato nel 1974 ed era composto prevalentemente da immagini del giardino (a firma di Tito Topasio della Foto Ottica Bartoli), che per volontà di Jorn diviene perfetta ambientazione per le sculture realizzate nelle manifatture ceramiche locali, mentre i testi sono affidati ad Alberico Sala e a Guy Debord, introdotti dalla lettera di Ezio Gribaudo datata 4 aprile 1973, che mai fu letta dal danese, passato a miglior vita il 1° maggio dello stesso anno nella sua terra natia, poco dopo aver approvato il menabò portatogli in ospedale ad Aarhus da Berto Gambetta. Questa preziosa testimonianza pone l’accento sull’importanza della natura e dell’organicità, permettendo di osservare la casa-giardino con gli occhi dell’artista e di riscoprire la magia e la poesia del luogo.

Conosci la vita personale e artistica di Asger Jorn? L’artista danese è arrivato ad Albissola Marina nel 1954. Da quel momento, è nata una speciale connessione tra Jorn e Albissola, che lo ha accompagnato per tutta la sua vita

Visita

Orari, visite guidate, didattica, come raggiungerci: tutto quello che c’è da sapere per scoprire il genio di Jorn.